21 Lug 2018 – Albergue a Bolboreta –> Arzua
da Albergue a Bolboreta ad Arzua
Ci svegliamo di buon’ora, non tutti hanno dormito, perché dobbiamo risolvere il problema delle gomme: con queste possiamo fare pochissima strada, bisogna sostituirle. Studiamo il percorso teorico con le altimetrie: la scelta ricade sul percorso più lungo, con meno salite. Si va a Casa Milia (22 km).
Ci prepariamo e scendiamo per la colazione. Chiediamo ai nostri ospiti dove trovare un ciclista per comprare nuovi copertoni, ma non sanno indicarci nessuno con precisione; ci consigliano di passare per Melida dove c’è un meccanico per moto e motorini. Prima di partire spostiamo le ruote di Antonio (quelle più rovinate) sulla sedia di Carolina che sembra le riesca a gestire meglio.
Carichiamo i bagagli sulle sedie ed usciamo sulla stradina in salita e sconnessa. Facciamo qualche foto con tutta la famiglia sono proprio simpatici. Ci spingono per qualche metro in salita sulla strada sterrata, in fondo c’è una curva cieca. La strada è molto stretta Antonio è davanti, gira la curva e ….
Ohibò
in mezzo alla strada c’è una mandria guidata da un toro, lo evita, ma poi per evitare anche gli altri bovini esce di strada. C’è mancato proprio poco, un bacio in bocca ad un toro non è il massimo.
Si è infilato in un fosso, per uscire da lì arriva la mandriana, una ragazza che stava placidamente chiacchierando con il suo IPhone, lo tira via e lo spinge di nuovo in salita.
Si riparte.
Le condizioni metereologiche non sono buone, il cielo è grigio. È abbastanza fresco, ci sono 16°.
Procediamo in mezzo ai boschi per circa 2 chilometri le gomme sono ormai alla frutta. Imbocchiamo la N-5 470. Raggiungiamo Melide e dopo poche centinaia di metri troviamo il meccanico che ci hanno indicato all’albergo; ci cambia le gomme, ma ha a disposizione solo copertoni con ruote tacchettate che non ci permetteranno più di usare i freni della sedia. Cambiamo le gomme e nel frattempo si è fatta l’ora di pranzo, quindi andiamo a mangiare in una “pulperia”.
Ci fermiamo alla lavanderia per lavare un po’ di indumenti, aspettiamo che spiova e ne approfittiamo per registrare i freni.
Poi siamo andati a visitare le chiesa che è sulla piazza e davanti al comune e ci facciamo qualche foto con una donna caratteristica del posto. Arriva una leggera pioggerellina e ne approfittiamo per registrare i freni.
Percorriamo altri 5 km e facciamo una sosta nella chiesa di Boente per timbrare i passaporti della Compostela. Ma è chiusa perché il personale è in vacationes; ok, timbro faidate.
Ripartiamo e percorriamo altri 3,4 km e poi arriviamo a fine tappa: siamo a casa Milia; ingresso con salita improponibile, ma ormai niente è impossibile; basta poco che ce vo?
Basta un aiutino e per questo ci sono Maria e Joseluis; una piccola spinta e siamo arrivati.
Ci sembra icredibile sono solo le ore 19 e già siamo a cena .
La giornata è trascorsa senza particolari sorprese, oggi solo qualche goccia, ma nessuna grande deviazione dal percorso previsto; ci siamo convinti che dobbiamo procedere seguendo principalmente i percorsi ciclabili ed in alcuni casi le strade statali, evitando i tracciati sterrati non compatti.
Parliamo come dei veterani!
Conclusa la quarta tappa: 19,4 Km. (Tot. 150,3).
La pagella della giornata
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